Rivista DMA

La profezia della tenerezza

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La profezia è la forza che ci fa muovere con profonda attenzione all'umanità. Abbiamo toccato la profezia del contatto e ci apriamo ad accogliere la profezia della tenerezza, la profezia che guarisce l'umanità. Siamo interpellati ad abbracciare, con la tenerezza di Dio, tutta la realtà umana. Papa Francesco ci esorta ad "essere missionari della tenerezza di Dio", tenerezza che ci porta ad essere vicini gli uni agli altri e che si traduce nella cura dei gesti e delle parole, nella sacralità delle persone e del creato.

Da Dio sperimentiamo e capiamo le vie della tenerezza. Il Dio tenero s'inginocchia davanti ai suoi figli e li serve con gesti concreti. Gesti che umanizzano, sollevano la persona, manifestano l'essenzialità nascosta nei cuori e vanno al di là delle situazioni personali generando un rapporto che ridà fiducia, speranza e apre alle possibilità. Da Dio sentiamo protezione, la sua presenza custodisce, sostiene e avvolge. È così che sperimentiamo e siamo in grado di proteggere, sollevare, donare il calore dell'affetto, apprezzare e aprirsi a una convivenza pacifica e rispettosa.

Le vie umili della tenerezza portano a vivere gesti carichi di amore, di giustizia, di cura incessante dell'altro. Essere in queste vie ci educa allo sguardo di Gesù. E in Lui i nostri occhi si abilitano ad accogliere le fragilità altrui. Assumere la tenerezza come condizione evangelica è metterci all'ascolto del Signore che è presente nella realtà che ci circonda.

Il Dio della tenerezza ci spinge verso i più poveri, sofferenti, afflitti, i senza speranza. La sua tenerezza si fa carne, lascia la sua impronta nella nostra condizione umana, trasformandola in dignità. Assumere il volto profetico della tenerezza è un dono e un impegno. La tenerezza muove il cuore del Sistema Preventivo Salesiano e ci rende capaci di abbracciare la realtà esistenziale dei giovani, le loro sfide, i loro sogni. La "tenerezza salesiana" ha il volto della prossimità, ci permette di entrare nella loro storia, di accompagnarli da vicino, senza mai abbandonarli nel loro percorso di vita. Una presenza tenera che suscita nei giovani il desiderio di Gesù.

Come risvegliare nelle comunità educanti la bellezza dell'amorevolezza che è l'espressione legittima della tenerezza salesiana? "Non basta amare i giovani; occorre che i giovani si sentano amati". I giovani sentono vitalmente la nostra tenerezza verso di loro? Imparano, negli ambienti salesiani, ad educare il loro cuore alla tenerezza verso gli altri, ad assumere un atteggiamento di responsabilità sociale carica della forza profetica della tenerezza?

La tenerezza ci renda capaci di vivere lo spirito di famiglia nell'immensa casa che è il mondo, nella casa-cuore dei giovani, delle sorelle, dei fratelli, dei vicini e dei lontani. Nella tenerezza c'è la forza integratrice che include tutti.

Maria Helena Moreira, FMA
mhmoreira@cgfma.org


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