La Madre e le Consigliere al porto di Genova

Genova (Italia). Il 5 luglio 2017, nel viaggio di ritorno dagli Esercizi Spirituali vissuti al Collegio a Mornese dal 27 giugno al 4 luglio 2017, la Madre e le Consigliere hanno fatto sosta al porto di Genova, per fare memoria dell’esperienza carismatica del 140° della partenza delle prime Figlie di Maria Ausiliatrice, missionarie ad gentes in Uruguay.
Un breve momento celebrativo per rendere grazie al Signore per l’audacia di Don Bosco e Madre Mazzarello, e per il coraggio e l’intraprendenza delle prime sorelle. Una valigia di cartone è stato il simbolo per rivivere l’esperienza con lo sguardo della contemplazione, della memoria e del futuro.
Lo sguardo della contemplazione: le Consigliere hanno ricordato l’impegno del CGXXIII: Allargate lo sguardo. Con i giovani, missionarie di speranza e di gioia! Il cielo, il mare, l’aria, il vento, il rumore dell’acqua, il caldo del sole… hanno favorito l’incontro con il Dio Creatore: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona».
Lo sguardo della memoria: con l’ascolto del racconto del 14 novembre 1877, quando Don Bosco e Madre Mazzarello hanno accompagnato al porto di Genova i Salesiani e le FMA in partenza, hanno rivissuto, con gioia, l’eco vivo del cuore paterno e materno di Don Bosco e di Madre Mazzarello. "Anche noi, in quel momento, abbiamo provato un po’ di quell’emozione che hanno sperimentato le giovani sorelle del 1877".
Lo sguardo del futuro: le Consigliere hanno condiviso la fatica e il dolore delle migrazioni pregando per tanti giovani, famiglie migranti che sono stati costretti a lasciare la loro terra. Lo sguardo di futuro è lo sguardo di chi parte con la speranza di trovare un posto dove vivere con più dignità, in pace, con maggiori possibilità di avere il necessario per sé e per i suoi.
Le Consigliere hanno richiamato la storia della migrazione italiana e le parole di Don Bosco che aveva affidato ai Salesiani della prima spedizione missionaria, l’11 novembre 1875: «Vi raccomando con insistenza particolare la posizione dolorosa di molte famiglie italiane. Voi troverete un grandissimo numero di fanciulli e anche di adulti che vivono nella più deplorevole ignoranza del leggere, dello scrivere e di ogni principio religioso. Andate, cercate questi nostri fratelli, che la miseria e la sventura portò in terra straniera». Sono stati messi in evidenza i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. L’UNHCR riporta, che alla fine del 2016, le persone costrette ad abbandonare le proprie case in tutto il mondo sono state 65,6 milioni. Il conflitto in Siria rimane la principale motivazione dei rifugiati (5,5 milioni). Il Sud Sudan ha portato alla fuga 1,87 milioni di persone. Le persone sfollate all’interno del proprio Paese sono circa 40,3 milioni. Nel mondo, una persona ogni 113 abitanti, è costretta ad abbandonare la propria casa. I bambini costituiscono la metà dei rifugiati del mondo. Le richieste di asilo presentate per i bambini non accompagnati sono state 75.000. Alla fine del 2016, almeno 10 milioni di persone risultano prive di nazionalità.
"Lo sguardo di futuro ha acceso tanta speranza nel voler allargare lo sguardo verso nuovi orizzonti e regalare vita nuova alle generazioni future".
A conclusione della celebrazione, le Consigliere hanno ricevuto dalla Madre, M. Yvonne Reungoat, ciascuna una delle venticinque lettere che Madre Mazzarello ha scritto alle missionarie in partenza per l’Uruguay e l’Argentina.
"Questa lettera ci spinge verso il futuro, perché possiamo vivere con nuovo slancio apostolico missionario il nostro servizio di animazione e governo nell’Istituto oggi".
L’esperienza al Porto di Genova rende lode a Dio per la schiera di missionarie che, oggi come ieri, continua a varcare gli oceani per manifestare al mondo la Buona Notizia che è in ogni realtà, cultura, lingua, popolo e nazione.
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