Giornata Mondiale contro la tratta di persone

Roma (Italia). Il 30 luglio 2017 si celebra, a livello mondiale, la Giornata contro la tratta di esseri umani, per sensibilizzare l'opinione pubblica e sostenere le legislazioni degli stati che s’impegnano ad arginare il fenomeno.

La tratta di esseri umani è un crimine che vede uomini, donne e bambini vittime di gravi forme di sfruttamento, tra le quali il lavoro forzato e lo sfruttamento sessuale. L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) stima che 21 milioni di persone siano vittime di tratta nel mondo: persone che vengono rapite e vendute per lavoro nero, per la prostituzione, per guadagnare sulle speranze dei migranti in fuga o per traffico di organi.

Questo fenomeno riguarda tutti i Paesi, siano essi paesi di origine, di transito o di destinazione delle vittime. Secondo il rapporto sul traffico di esseri umani dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), quasi un terzo delle vittime sono minori. Inoltre, il 71% del totale è costituito da donne e bambine.

“La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità, una ferita aperta nel nostro mondo che deve essere guarita e affrontata efficacemente insieme” (Papa Francesco, 2 Dicembre 2014 e 7 Novembre 2016) .

Diverse organizzazioni impegnate contro la tratta di persone si sono unite per una dichiarazione congiunta per richiamare l’attenzione su questo tema, chiedendo a governi e ad organizzazioni della società civile di unire le forze ed aumentare il loro impegno per ridurre questo crimine soprattutto tra le popolazioni di migranti, richiedenti asilo e rifugiati, che sono tra i principali gruppi in situazione di vulnerabilità per la tratta di persone.

Ai governi chiedono, tra l’altro, “modalità sicure, legali e responsabili” per permettere l’attraversamento delle frontiere a migranti e rifugiati, principali vittime della tratta; “sistemi adeguati per la protezione delle persone a rischio” e “concessione di permessi di soggiorno umanitari a lungo termine” per proteggerle; formazione di chi lavora nell’identificazione delle persone trafficate e “indagini basate sulla raccolta di informazioni, piuttosto che sull’onere della prova esclusivamente a carico della testimonianza delle vittime”.

Viene chiesto anche di rafforzare le iniziative a sostegno delle vittime, “specialmente nelle regioni di frontiera e nei campi profughi” e attività di prevenzione e programmi educativi nei campi profughi per mettere al corrente i migranti dei rischi e informarli su come proteggersi.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice in tante parti del mondo collaborano, in rete con altre associazioni, per contrastare questo fenomeno. Sono presenti nei Paesi da dove partono, dove transitano e dove arrivano le vittime. L’Istituto sostiene l’impegno di sensibilizzare, di creare maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non contano, non sono nessuno. S’impegna a dare risposte attraverso azioni concrete, da un lato, promuovendo i diritti umani, la libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù e, dall'altro, denunciando coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità di queste persone per farne oggetto di piacere o fonti di guadagno.

Un impegno che si moltiplica nel tempo e che le Figlie di Maria Ausiliatrice rinnovano anche in occasione di questa giornata, attraverso la loro totale e generosa dedizione ai giovani costretti a vivere in condizioni in cui la dignità umana è calpestata.

Questa Giornata è un invito alla preghiera insieme e alla riflessione. Di seguito alcune indicazioni:

  • leggere la dichiarazione e condividerla sui social media
  • pubblicare il banner su Facebook e su altri social media
  • dedicare un tempo alla preghiera, o un minuto di silenzio per ricordare le vittime della tratta. Si può scaricare la preghiera breve dal sito della giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta disponibile in diverse lingue http://preghieracontrotratta.org/
  • inviare questa dichiarazione congiunta ad altre organizzazioni governative e non governative impegnate contro la tratta nel proprio Paese

Quest'anno gli hashtag scelti sono #IGiveHope e #EndHumanTrafficking

Il testo e i banner sono in 5 lingue: francese, spagnolo, portoghese, italiano ed inglese.

Scrivi un commento
Non ci sono ancora commenti a questa notizia.
Lascia per primo un nuovo commento!

OK Su questo sito NON utilizziamo cookie di profilazione, ma solo cookie tecnici e/o per il monitoraggio degli accessi. Se vuoi saperne di più clicca qui. Cliccando sul pulsante OK presti il consenso all'uso di tutti i cookie.