A 15 anni da Pechino

A 15 anni da Pechino
“È opinione condivisa che una delle rivoluzioni più significative della nostra epoca – senza spargimento di sangue, ma ugualmente costata cara – sia quella portata avanti dalle donne che hanno cambiato il volto della famiglia e della società” (Di Nicola - Danese).
Vogliamo considerare la portata di questa affermazione nella ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna, a 15 anni dalla famosa Conferenza Mondiale sulla Donna svoltasi a Pechino nel 1995. L'evento, soprannominato Pechino+15, ci riporta ad un programma mondiale di promozione della donna definita durante la suddetta Conferenza. Rivediamo le dodici aree di attenzioni: donne e povertà, educazione e formazione delle donne, donne e salute, violenza alle donne, donne e conflitto armato, donne ed economia, donne in potere e nei processi decisionali, meccanismi istituzionali per la promozione delle donne, diritti umani delle donne, donne e media, donne e ambiente, la bambina .
Il programma racchiude una grande potenzialità in ordine alla trasformazione della vita per tutti. Nel concreto le donne costituiscono la carta vincente per superare la povertà, migliorare la qualità della vita, garantire buona educazione ai bambini e alle bambine, curare la salute, difendere i diritti soprattutto dell'infanzia, promuovere la pace….. Purtroppo però, persistono le violazioni. Si dice che, per quanto riguarda la violenza e la discriminazione nei confronti delle donne, non ci sono Paesi sviluppati. Si parla anche di rapporti sempre più conflittuali tra uomo e donna, che hanno il loro peso nel fallimento di molti matrimoni. Guardando più vicino la nostra eredità carismatica si dice anche che, proprio nel campo educativo, si fa troppo poco! Eppure è un processo in grado di cambiare i riferimenti simbolici maschili e femminili stereotipati, per impostare relazioni di reciprocità uomo-donna fin dalle tenere età.
Di fronte a queste situazioni conflittuali, e riferendoci alla frase di Di Nicola, citata in apertura, quali passi coraggiosi è necessario fare per continuare la marcia verso il cambiamento? Quali scelte per la nostra formazione e nella nostra missione educativa a favore delle donne e bambine all'insegna della reciprocità uomo/donna?