Nel cuore della tristezza fiorisce la gioia

Nel cuore della tristezza fiorisce la gioia
Port-au-Prince (Haiti). “13 marzo 2010: l'ispettoria ‘Notre Dame du Perpétuel Secours' accoglie la visita della Madre generale, M.Yvonne Reungoat”, ci scrivono le sorelle di Haiti, raccontandoci l'esperienza dell'arrivo della Madre.
“Dopo le 2 del pomeriggio, le FMA dei dintorni di Port au Prince si riuniscono nella casa ispettoriale per l'accoglienza. Poco dopo si aggiunge l'ispettore dei Salesiani, P. Ducange Sylvain, per accrescere la gioia della festa dell'arrivo della Madre. Alle ore 6, ancora la Madre non arriva e siamo in attesa. Sappiamo che già si trova in Haïti, ma rimane bloccata in un imbottigliamento di mezzi nei pressi dell'aeroporto. Grazie a Dio, verso le 6.30 la barriera si pare, e immaginate la nostra gioia quando la Madre è con noi! La gioia esplode in canti, danze, sorrisi, momenti di animazione…
Il nostro Paese soffre, noi tutte soffriamo, ma ora la nostra gioia è più grande di ogni dolore. Sapere che abbiamo l'Istituto tra le nostre mura… non possiamo contenere la felicità di questo momento.
Dopo i saluti, i canti di Benvenuta, suor Marie Claire Jean, l'Ispettrice, rivolge alcune parole alla nostra Madre, per esprimere i sentimenti che ci animano in questa occasione.
‘Ho visto la miseria del mio popolo che è in Egitto, dice Yahvé, ho sentito il suo grido. Sì, conosco le sue angosce e sono sceso per liberarlo! (Es 3, 7-8)'. «Carissima Madre, queste parole del Libro sacro oggi si sono realizzate per noi», ha esordito suor Marie Claire, aggiungendo i sensi di felicità e di gratitudine per il dono di una presenza che è un balsamo sulle ferite sempre aperte dopo il terribile sisma del 12 gennaio scorso. Già la visita di suor Vilma Tallone, inviata dalla Madre, aveva portato conforto. Ora la presenza viva della Madre generale porta una felicità che non è possibile contenere! Solo l'amore può suggerire questi gesti, e questo amore tocca profondamente il cuore di ogni sorella.
Suor Marie Claire ricorda poi che quest'anno l'ispettoria celebra il 65° di presenza in terra haitiana e tutte avevano un grande desiderio di avere la Madre presente, per ringraziare insieme anche le missionarie (tra cui le sorelle francesi) che hanno impiantato il carisma salesiano nel Paese. È stata la tragedia del terremoto ad annullare tutti i progetti, salvo che annullare la visita della Madre, che anzi è stata anticipata! La nostra gratitudine, ha proseguito, si rafforza nell'impegno di servire i giovani e i meno giovani e dire loro che Dio è là, nel cuore stesso di questa situazione, per spingerci a continuare con ottimismo, annunciando il suo Nome.
Al termine del saluto, la Madre ha ringraziato per l'accoglienza e ha espresso i suoi sentimenti nella lunga attesa di poter vedere le sorelle che fin dall'inizio della tragedia sono state al centro del suo cuore! Ha fatto notare come la catastrofe ha risvegliato una immensa solidarietà in tutta la nostra Famiglia religiosa. La sua presenza, ha anche questo significato: di rappresentare tutto l'Istituto che è vicino e condivide lo smarrimento e le speranze delle sorelle haitiane! Ha salutato quindi i fratelli salesiani, i giovani e le persone presenti e a tutti ha anticipato il grazie per la possibilità di vivere spazi di condivisione e di famiglia.
«Si è fatto tardi - continua nella relazione - e le sorelle delle altre comunità devono rientrare nelle loro case. Quelle di casa ispettoriale accompagnano la Madre nella cappella e quindi in refettorio per condividere un semplice pasto”. Nella tradizione haitiana, all'ospite vengono riservate le cose più preziose. Ma per la notte il luogo più sicuro è la tenda, perché le camere non sono del tutto agibili e il timore di nuove scosse rimane ancora forte! Dunque, “le nostre tende oggi sono aumentate di una: perché la Madre pianta la sua in mezzo a noi!”.